Incontro con il rapper Amir


Martedì 10 aprile gli studenti delle classi terze dell’Istituto Ferraris hanno attivamente partecipato ad un incontro didattico con il rapper romano Amir Issaa, uno dei principali protagonisti della scena hip hop italiana.

L’incontro si è svolto nel “Teatro Fonderia Aperta”.

Nato e cresciuto nella capitale trentanove anni fa, da padre egiziano e da madre italiana, Amir Issaa (in arte semplicemente “Amir”) si è avvicinato alla cultura hip hop negli anni novanta, prima come breaker e successivamente come writer. Dopo diverse autoproduzioni e collaborazioni con i nomi più noti del panorama rap italiano, nel 2005 Amir inizia a lavorare al suo primo album solista, intitolato Uomo di prestigio, seguito poi da altri album pubblicati a cadenza annuale (Paura di nessuno, Amir 2.0 e Pronto al peggio). Nel 2012 ha creato la colonna sonora del film Scialla! (Stai sereno) di Francesco Bruni, entrando in nomination ai

David di Donatello e al Nastro d'argento come miglior canzone da film dell'anno. Nel 2014 il cantante ha pubblicato per il download gratuito l'album Ius Music, seguito nel giugno dell'anno successivo dall'EP Un quarto d'ora di celebrità.

Oltre all'attività musicale, Amir ha dato vita a molti pro

getti didattici e sociali, tra cui la realizzazione di un laboratorio musicale che si è svolto nel Penitenziario minorile di Casal del Marmo, l'attività da testimonial nella settimana d'azione contro il razzismo con Unar, la collaborazione con e la direzione artistica di “Potere alle Parole”, in collaborazione con RBS / Feltrinelli. Quest’ultimo progetto ha l’obiettivo di portare nelle scuole i laboratori di musica rap, per aiutare i ragazzi ad esprimersi artisticamente, combattendo stereotipi, bullismo e discriminazioni: un'iniziativa che ha già toccato con successo decine di istituti da Nord a Sud, coinvolgendo anche altri rapper di fama nazionale. All’inizio di quest’anno è stato invitato da numerose università americane per tenere una serie di conferenze e laboratori didattici sulla cultura italiana contemporanea.

Fino ad ora Amir è l'unico rapper ad aver calcato il red carpet del Festival de

l cinema di Venezia, e ad essere stato ricevuto in una cerimonia ufficiale dal Presidente della Repubblica Italiana.

Agli studenti del Ferraris, Amir – intervistato dal giovane giornalista Thomas Ducato e sollecitato da numerosissime domande dei ragazzi - ha raccontato innanzitutto la propria vita e la scelta di evitare quella strada fatta di criminalità e di droga che sembrava obbligata per un giovane di periferia come lui, con un padre straniero e detenuto per spaccio di eroina. Ha incitato i giovani a “tirare fuori” il loro impegno e la loro creatività, spiegando che fare il rapper richiede innanzitutto tanto studio, la lettura di tanti libri, tanto lavoro e tanta padronanza della lingua, per potere legare le parole non solo con rime ben azzeccate, ma anche con idee e metafore da attingere ad un orizzonte culturale più vasto possibile. Ha ricordato che la multiculturalità, la convivenza pacifica tra persone che hanno origini geografiche diverse ma abitano nello stess

o territorio, è già di fatto una realtà consolidata in Italia, in Europa e in tutto l’Occidente. Ha affermato che non ha nessun senso negare i diritti civili e politici ad un giovane, nato sul suolo italiano, cresciuto nelle scuole italiane, solo perché ha i genitori stranieri.

Nella seconda parte dell’incontro, Amir e gli studenti hanno effettuato un laboratorio improvvisato di scrittura creativa di versi rap. Infine l’incontro si è concluso con la canzone “Guerrieri”, una delle più famose dell’artista romano, un vero inno all’eroismo delle persone “normali”, contro la rassegnazione e a favore dell’impegno quotidiano per rendere migliore il mondo in cui abitiamo.