STET - nuova avventura Hi-Tech per il Ferraris
S.T.E.T l’inizio di un'avventura tecnologica
pubblicato su larena.it: http://www.larena.it/home/altri/redazionali/s-t-e-t-nuova-avventura-tecnologica-per-l-itt-g-ferraris-1.6399452
STET è il prodotto che la classe quarta D dell'indirizzo Meccanica Meccatronica dell’IIS Galileo Ferraris ha pensato appositamente per la competizione La Tua Idea D'Impresa, vincendola. E' chiaramente un acronimo che significa tante cose sia per lo scrivente, professore di automazione, che per tutti i ventuno studenti coinvolti. L'idea che ci ha mosso è stata sì la volontà di produrre qualcosa di utile, ma anche la voglia di approfondire i rapporti tra studente e docente, divertendoci con le nuove tecnologie. La Tua Idea D'Impresa si è presentata allora come un'occasione unica per analizzare le tematiche dell'innovazione tecnologica, trasformando la classe in un laboratorio dove fare emergere l’esperienza e la personalità di ognuno. Il progetto comune è nato da una riflessione oggettiva sul nostro territorio: la sua esposizione alle calamità naturali. Le nuove tecnologie che tanto semplificano la vita pratica, certamente possono prestarsi ad una evoluzione in positivo dell’attuale concetto di sicurezza. La dinamica con cui vengono attivati i soccorsi è infatti troppo aleatoria, legata a variabili casuali che nulla hanno a che fare con dati statistici rilevabili oggettivamente. La presenza nelle automobili e negli smartphone di sensoria basso costo in grado di misurare con precisione e bassi costi temperatura, velocità, pressione, è stato lo stimolo all’ideazione del piccolo drone STET. Esso infatti, in caso di calamità, dovrebbe essere in grado di aiutare in maniera significativa i primi soccorsi. La sua forma è nata da una ricerca nella rete delle diverse soluzioni attualmente possibili ed è infine realizzata tramite un modello tridimensionale Inventor®. Questo ha permesso di scegliere i materiali, conoscere gli ingombri specifici e definire nel corpo principale lo spazio necessario per tutti i sensori. Il sistema di controllo utilizza infatti una piattaforma inerziale ed è inoltre dotato di alcuni sensori termici. STET è quindi in grado di avvicinarsi alle sorgenti di calore e di localizzare i corpi delle eventuali persone disperse. Una semplice novità che a nostro avviso può essere di grande aiuto nelle fasi iniziali delle ricerche, quelle maggiormente problematiche e legate al caso. La fase progettuale ha poi lasciato spazio alla fase produttiva, spingendoci ad approfondire tematiche legate alla scelta della tipologia di azienda, al marketing, alla definizione e realizzazione di un video necessario per rendere il prodotto appetibile. Anche questa seconda fase è risultata decisamente curiosa e divertente. Non è stato per niente semplice stabilire e rispettare i vincoli di costo, studiare l’attivazione dei finanziamenti pubblici e privati, ma alla fine tutto il lavoro di ricerca è risultato un utile arricchimento al bagaglio di conoscenze personali del singolo studente. Il lavoro finale che ha veramente coinvolto tutta la classe è stato la realizzazione di un video spot convincente: script, riprese, montaggio sono tutti prodotti originali che hanno richiesto sintesi, capacità informatiche, capacità di scrittura e dialogo. Sono doti condivise da tutto questo gruppo classe che ha accettato la sfida nel migliore dei modi possibili, cioè con curiosità, entusiasmo ed un pizzico di follia.